martedì 7 maggio 2013

I costumi del Grande Gatbsy: un tuffo nei Ruggenti Anni '20

Primo abito è uno  "chandelier" arricchito da una cappa di volpe e piume, creazione Prada. Il secondo abito è in raso doppio color verde bottiglia con ricami in velluto, pietre "rosario" e paillettes, Creazione Prada. Il terzo, è un abito a righe nere, in gazzare lurex stampato, ispirato alla collezione Prada Primavera/estate 2011. Il quarto infine, abito al ginocchio in tulle e cady di seta, e ricamo ramage di cristalli Swarovski fumé e crystal sulla gonna dell'abito, creazione Miu Miu.

I Ruggenti Anni '20 stanno arrivando sul grande schermo, il 16 maggio ormai è vicino.
Catherine Martin, moglie del regista Baz Luhrmann (Romeo and Juliet, Moulin Rouge e Australia, i miei film preferiti, non mi stancherò mai di ripeterlo!), racconta come, nell'ultimo film del marito, il Grande Gatsby, abbia ricreato insieme a Miuccia Prada, il mondo della società arrivista e assetata di denaro ma protesa verso il futuro di quel mondo. 

Il film inaugurerà il prossimo Festival di Cannes (15-26 Maggio) e Chaterine afferma: 
" So bene che tutti ci aspettano al varco perché sono in tanti coloro che hanno fatto proprio il romanzo di Fitzgerald, caricandolo di risonanze, passioni, impossibili ricerche di felicità, povertà spirituali e illusioni sociali. Posso dire di essermi dedicata totalmente a questo progetto, che per me ha significato molto. Anche un'epoca in cui iniziava l'emancipazione delle donne, che andavano con gli uomini nei locali clandestini dove contro ogni legge si fumava, si beveva e si ballava, accarezzando il sogno di ottenere tutto quello che si desiderava, in una società che disprezzava i poveri e s'inchinava ai ricchi"

Con lei ha collaborato l'Atelier Prada e in merito dice Miuccia Prada:
"Di solito nel mio lavoro cerco di non riferirmi mai in maniera didascalica a un periodo o a un oggetto particolare, perché questo mio atteggiamento non rispecchia il mio modo di pensare. Poi, però, spesso mi accorgo che c'è un riferimento chiaro e questo accade sempre e solo alla fine del processo creativo. Quando ho lavorato ai costumi del Grande Gatsby, mi sono resa conto che molti capi, semplicemente guardandoli da un altro punto di vista, diventavano tutti bandiere simboli degli anni Venti"

La costumista Chaterine Martin spiega che dietro ogni scelta ci sono una motivazione e un mood ben preciso, e che il film ha cercato di esprimere l'amara satira sociale di un mondo in cui solo il denaro sembrava avere un senso. Il regista Baz Luhrmann si è appassionato a queste tematiche soprattutto perché gli Anni Venti ebbero proprio questo significato di decadenza di ogni valore sociale, e la costumista ha cercato di esprimere questi concetti inglobando nel suo lavoro di ricerca di colori, tessuti, gioielli, arredamenti, automobili leggendarie, la povertà disperata di certe zone contrapposte al lusso della Villa di Gatsby. 


Ogni abito che la Martin, in collaborazione con Prada, ha creato per il film interagisce con il personaggio, lo compendia e lo esprime, tra passato e presente, perché

"...Non volevo creare una galleria di moda e d'epoca, ma volevo dare l'impressione del viaggio di personaggi che vivono un momento particolare della storia americana"
Non ci resta che attendere il 16 Maggio, a questo punto, e tuffarci, anche con l'aiuto di questi splendidi costumi e la ricerca meticolosa che c'è dietro la loro realizzazione, per rivivere questa meravigliosa e controversa epoca!
That'sDeck!


2 commenti:

  1. Non vedo l'ora che esca il film!! Grazie silvia per avermi offerto queste curiosità :)

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    1. anche io infatti Giovedì sera ho già ingaggiato il mio fidanzato come accompagnatore! Cmq Roby tu che te ne intendi di Product Placement a quanto ricordo...dopo aver guardato il film attendo un post a riguardo!

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