L'artista in questione si chiama Hong Hao, e nell' articolo specifico di parla della sua exhibition alla Pace Gallery di Pechino, che viene definita:
Più di una semplice esposizione di oggetti di tutti i giorni,selezionati per forma e categoria merceologica,fotografati e giustapposti digitalmente uno accanto all'altro. È la rappresentazione consumistica chiara e precisa della vita stessa dell'artista cinese. Perché non si tratta solo di centinaia di tappi e bottoni (o anche di tutti i manuali sul tempo libero collezionati da Hao in oltre vent'anni), ma di "una riflessione meravigliosamente stilizzata di come sia impossibile affrancarsi dal packaging. Fosse anche un semplice dépliant." (C.V.)Ed ora l'annosa domanda, siamo quello che consumiamo?
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