martedì 26 marzo 2013

Considerazioni sul Vuoto

Tratto da... Daniel Odier, Tantra: l'iniziazione di un occidentale all'amore assoluto. Illuminante per chi, come me, spesso percepisce una strana sensazione di VUOTO.

Daniel: <<Credo di aver cominciato a pensare al vuoto [...] Ho pensato spesso al vuoto, in passato. Ne ero ossessionato. E' l'aspetto del buddhismo che mi pareva più difficile da capire. Giro sempre attorno al vuoto come un grande mistero. >>
Dévi: << Anch'io prima di diventare tantrika, avevo un rapporto amoroso con la nozione di vuoto. Mio padre era un vasaio e, fin dall'infanzia, ero affascinata dalle sue mani che tiravano l'argilla intorno al vuoto e foggiavano oggetti meravigliosi partendo dal vuoto. [...] Mi stabilii in un villaggio dove non vi erano vasai e cominciai a fare vasi e giare pensando al vuoto meraviglioso che conteneva la mia Coscienza, alla mia Coscienza meravigliosa che conteneva il vuoto. Compresi poco a poco che il vuoto era pieno, che il pieno era vuoto, che il vuoto trovava la sua radice nell'argilla, che se l'argilla non avesse conosciuto il vuoto, mai avrebbe potuto diventare un vaso o una giara. >>
[...] Devi: << Il maestro divertito mi chiese se all'interno della giara era vuoto o pieno. Risposi che era pieno di vuoto. Subito mi accettò come discepola il vuoto non mi ossessionava più. Avevo concretizzato che il vuoto è l'osso e il midollo di ogni essere e di ogni cosa. Senza il vuoto, nulla sarebbe possibile. >> 

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